21 marzo 2022

Adolescenti, serve più impegno contro l’abbandono scolastico

Si parla spesso della dispersione scolastica e si dice che è un problema serio, ma poi non si trovano aiuti e indicazioni operative per contrastare questa piaga sociale. Così succede che i ragazzi si perdono per strada e le istituzioni fanno fatica a trovare rimedi…

La sentenza della Corte Costituzionale n. 29 del 1 febbraio 2022 (la trovi qui) ha confermato quanto già evidenziato da un pronunciamento della Cassazione del 2017

In pratica, se un genitore non manda i figli alla scuola primaria, è passibile di una ammenda fino a 30 euro, secondo quanto previsto dall’art. 731 del Codice Penale.

Ma oggi l’obbligo scolastico è fissato ai 16 anni! Eppure, non è prevista sanzione né per il tempo delle medie né per i primi due anni delle superiori…

Situazione paradossale: da una parte si estende l’età dell’obbligo scolastico e dall’altra si limita la sanzione (peraltro blanda!) alla sola scuola “elementare”. 

Qualcosa forse non va e occorre che il legislatore provveda ad aggiornare il Codice.

Non crediamo, però, che la sanzione sia la soluzione per la piaga dell’abbandono scolastico; solo pensiamo che sia necessario fare qualcosa per rendere più efficaci le norme sull’obbligo e dare loro piena attuazione.

L’impegno contro la dispersione scolastica è molto importante e richiede finanziamenti, fantasia educativa e massima collaborazione tra gli adulti che si occupano quotidianamente di educazione (genitori, scuola, servizi sanitari e sociali dedicati all’adolescenza, sport giovanile, oratorio, ecc…).

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